Perché il tuo hotel dovrebbe utilizzare le tariffe non rimborsabili

Aprile 10, 2025 Nicky. M
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Prima del 2020 le tariffe non rimborsabili erano una pratica standard e raramente venivano messe in discussione. Poi è arrivata la pandemia, ed è cambiato tutto.

Con l’impossibilità di viaggiare e l’incertezza che regnava sovrana, gli ospiti sono diventati più cauti con le prenotazioni non cancellabili, com’è normale che sia. Gli hotel hanno dovuto cambiare rotta in fretta e la flessibilità è diventata all’ordine del giorno.

Cinque anni dopo il mondo è di nuovo accessibile. Eppure molte strutture continuano a vendere con politiche di prenotazione ultra-flessibili: sebbene questa possa sembrare una mossa vantaggiosa per gli ospiti, in realtà potrebbe danneggiare la tua strategia di revenue.

Pensaci:

  • Le cancellazioni sono in aumento.
  • Il flusso di cassa è imprevedibile.
  • Non stai attirando i viaggiatori più sensibili al prezzo.

 

A volte avere troppa flessibilità è come gestire un banco di resi: gli ospiti trattano le camere come oggetti che possono provare e poi rimandare indietro all’ultimo minuto, lasciando al tuo staff l’arduo compito di riempire le camere.

Ecco quindi che ti chiediamo: la tua politica tariffaria flessibile sta attirando più prenotazioni o sta solo favorendo le cancellazioni?

Cosa sono le tariffe non rimborsabili?

Una tariffa non rimborsabile è una tariffa scontata che richiede il pagamento anticipato dell’intero importo e non può essere cancellata o modificata.
A fronte di un prezzo più basso, l’ospite accetta di non disdire la prenotazione e di non riavere indietro i suoi soldi anche in caso di cambi di programma.

Dal punto di vista degli albergatori, le tariffe non rimborsabili consentono di incassare più revenue in anticipo e ridurre il rischio di cancellazioni dell’ultimo minuto.
Se sono già sicuri delle date del loro viaggio, per i viaggiatori invece è un modo utile per risparmiare.

Le tariffe non rimborsabili sono sempre la scelta migliore?

All’interno del booking engine dell’hotel le tariffe non rimborsabili vengono spesso promosse come “offerte” rispetto alle opzioni più flessibili. Ma non si tratta soltanto di offrire un semplice sconto.

La strategia che sta alla base di queste tariffe è quella di concedere un po’ agli ospiti a fronte di un grande guadagno. Basta offrire un prezzo leggermente più basso per avere in cambio un guadagno garantito. Niente cancellazioni. Nessun cambiamento dell’ultimo minuto.

Ma non sempre le tariffe non rimborsabili sono la scelta migliore per i tuoi profitti. Per decidere quando e come proporle ai tuoi ospiti dovresti infatti considerare alcuni fattori come le tempistiche, la domanda e le loro abitudini di prenotazione.

In che modo quindi conviene usare le tariffe non rimborsabili?

Servirsi di strumenti utili come le tariffe dinamiche di RoomRaccoon semplifica la possibilità di fermare in automatico le vendite.
Quando la domanda aumenta, la disponibilità è in esaurimento o la data di arrivo si avvicina, le tariffe non rimborsabili o flessibili possono essere messe in pausa.

Ecco tre modi smart per abbinare le tariffe non rimborsabili alle tariffe prezzi dinamiche per raggiungere i tuoi obiettivi di revenue management:

Strategia 1: Attirare le prenotazioni anticipate

Se il tuo obiettivo è quello di ricevere prenotazioni con largo anticipo, le tariffe non rimborsabili possono aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo
perché incoraggiano gli ospiti a pagare in anticipo. Ciò significa più soldi sul conto prima del check-in e meno sorprese in seguito.

Affinché questa strategia funzioni, le tempistiche sono importanti. Imposta una regola che blocchi le vendite 30 giorni prima dell’arrivo.
Perché? I viaggiatori sono meno propensi a cancellare quando il loro soggiorno si avvicina, quindi eliminando l’opzione non rimborsabile fai in modo di non perdere nemmeno un centesimo.
Inoltre, le prenotazioni flessibili effettuate poco prima dell’arrivo sono comunque protette dalla tua politica di cancellazione. Sei coperto in ogni caso, e non rischi di vendere le tue camere sottocosto.

Strategia 2: Incentivare soggiorni più lunghi

Abbinare le tariffe non rimborsabili alle restrizioni sulla durata del soggiorno è un modo intelligente per incoraggiare gli ospiti a rimanere più a lungo e facilitare il tuo lavoro.
Potresti offrire ad esempio una tariffa non rimborsabile richiedendo un soggiorno minimo di tre notti: “Rimani 3 notti, paghi meno” .
È un ottimo modo per riempire la struttura durante la settimana o nei periodi di minor affluenza, dove i soggiorni più brevi spesso portano a una bassa occupazione e a un maggiore turnover del personale.

Per ottenere il massimo da questa strategia, imposta una regola che blocchi le vendite nei fine settimana o nelle date molto richieste, in modo tale da non mostrare la tariffa scontata e assicurarti che quei periodi vengano prenotati a prezzo pieno.
In questo modo sfrutterai i soggiorni più lunghi per compensare la scarsità della domanda, senza intaccare il revenue del weekend e delle date più richieste.

Strategia 3: Stimolare le prenotazioni durante i periodi di bassa domanda

La domanda è scarsa? Metti in pausa le tariffe flessibili e offri solo opzioni non rimborsabili per attirare i viaggiatori, ridurre le cancellazioni ed assicurarti più revenue.

Quando invece la domanda è imprevedibile, ad esempio durante le stagioni intermedie, gli eventi con affluenza incerta o le prenotazioni dell’ultimo minuto, il copione cambia: metti in pausa le tariffe flessibili e vendi solo le non rimborsabili.

Imposta una regola che blocchi temporaneamente le tariffe flessibili sulla base dell’occupazione o dei giorni che mancano all’arrivo (meno del 50% di occupazione o entro 5 giorni dall’arrivo).
In questo modo creerai un senso di urgenza e avrai un guadagno garantito.

Quali sono i vantaggi delle tariffe non rimborsabili?

Ecco cinque vantaggi per gli hotel che offrono tariffe non rimborsabili:

1. Meno cancellazioni

Le tariffe non rimborsabili non servono solo ad assicurarsi maggiori entrate, ma sono anche un modo intelligente per ridurre le cancellazioni.
Secondo il SiteMinder’s Hotel Booking Trends 2024, a livello globale il tasso di cancellazione si attesta al 20%.
In altre parole, un ospite su cinque non si presenta, il che si traduce in una buona fetta di camere vuote da rempire.

Offrendo sia tariffe non rimborsabili che opzioni flessibili, dai ai tuoi ospiti la possibilità di scegliere e allo stesso tempo stimoli le prenotazioni. Il risultato? Meno cancellazioni e meno camere da rivendere all’ultimo minuto.

📉 1 prenotazione alberghiera su 5 viene cancellata. Impostare tariffe non rimborsabili e opzioni flessibili ti aiuta a ridurre questa percentuale, garantendo al contempo maggiori entrate.

 

2. Maggiore flusso di cassa prima dell’arrivo

Gli hotel devono affrontare costi che purtroppo non spariscono se le prenotazioni rallentano. Pensa agli stipendi del personale, alle utenze, al cibo e alle bevande, ai prodotti per le pulizia
e alla tecnologia.

I pagamenti anticipati possono aiutarti a coprire le spese vive, soprattutto quando gli ospiti prenotano con settimane o addirittura mesi di anticipo.
Ma i pre-pagamenti non rimborsabili ti permettono di fare un ulteriore passo avanti, perché bloccano le entrate e aumentano il tuo flusso di cassa.

3. Entrate più prevedibili

La possibilità di monitorare gli acconti tramite RoomRaccoon ti permette di verificare facilmente sia le somme incassate che quelle non incassate.
Sapere che l’incasso è già garantito, però, è ancora meglio.

Le tariffe non rimborsabili ti permettono di fare stime più accurate, perché basate su entrate sicure. Questo significa maggiore precisione, pianificazione più smart e meno sorprese nel flusso di cassa.

4. Attira i viaggiatori attenti al prezzo

Chi non apprezza una buona offerta, soprattutto se il vantaggio economico è evidente?

Le tariffe non rimborsabili attraggono i viaggiatori più attenti al budget, che alla flessibilità preferiscono il risparmio.
È un modo efficace per stimolare le prenotazioni di questo segmento, senza però scontare le tue tariffe flessibili.

Secondo Access Development, il 63% dei viaggiatori riesce a risparmiare sulle proprie vacanze grazie a offerte, trucchi e viaggi intelligenti.
Con le tariffe non rimborsabili intercetti direttamente questo tipo di viaggiatori, proteggendo al contempo le tue entrate.

💸 Il 63% dei viaggiatori risparmia sulle prenotazioni grazie ad offerte, trucchi e vacanze intelligenti. Le tariffe non rimborsabili si rivolgono direttamente a questo tipo di mentalità, garantendo al contempo entrate sicure.

 

5. Revenue management

Come dimostrano i punti appena illustrati, le tariffe non rimborsabili non rappresentano l’ultima spiaggia per la tua struttura, ma uno strumento prezioso per la tua strategia di revenue management.

Se usati in modo strategico possono aiutarti allungare la durata media dei tuoi soggiorni e la finestra di prenotazione, e a riempire la struttura nei periodi di bassa domanda.
Basta solo utilizzare la tariffa giusta al momento giusto e con l’ospite giusto, senza rinunciare al valore.

Domande frequenti sulle tariffe non rimborsabili

1. Perché dovrei offrire tariffe non rimborsabili?

Le tariffe non rimborsabili ti aiutano a ridurre le cancellazioni, a garantire entrate anticipate e ad attirare gli ospiti più attenti al prezzo. Sono un metodo efficace per migliorare il flusso di cassa e fare previsioni più accurate sulle entrate della tua struttura.

2. Mi conviene vendere sia tariffe flessibili che non rimborsabili?

Sì. Offrire entrambe le tariffe dà agli ospiti la facoltà di scelta: chi apprezza la flessibilità è disposto a pagare di più, mentre chi vuole risparmiare prenoterà con un maggiore anticipo. Questa strategia “a doppia tariffa” ti aiuta ad andare incontro alle esigenze di diverse tipologie di viaggiatori, senza però scontare la tua tariffa flessibile.

3. Che percentuale di sconto dovrei applicare alle tariffe non rimborsabili?

Solitamente si applica uno sconto del 10-20% sulle tariffe flessibili, ma non c’è una regola fissa. Ogni hotel decide in base al proprio mercato di provenienza, alla stagionalità e all’andamento delle cancellazioni. Fai dei test e regolati di conseguenza per trovare la percentuale più adatta alla tua struttura.

4. Quando devo bloccare le tariffe non rimborsabili?

Blocca la vendita delle tue tariffe non rimborsabili impostando delle regole (ad esempio le tariffe dinamiche di RoomRaccoon) che chiudano la disponibilità pochi giorni prima dell’arrivo o quando l’occupazione è elevata. In tal modo riuscirai ad ottenere più prenotazioni possibili a prezzo pieno, in prossimità della data di arrivo.

5. Le tariffe non rimborsabili possono essere utili nei periodi di bassa stagione?

Assolutamente sì. Sono lo strumento ideale per spronare le prenotazioni durante le stagioni fiacche, soprattutto se abbinati a sconti per soggiorni lunghi o a promozioni early bird.

6. Cosa succede se un ospite richiede comunque un rimborso?

Avere una politica di prenotazione chiara e trasparente è fondamentale. Anche se la maggior parte delle prenotazioni non rimborsabili sono definitive, puoi sempre offrire all’ospite la possibilità di riprenotare o un credito da conservare nel suo portafoglio virtuale , valutando caso per caso.

7. Dove posso mostrare le mie tariffe non rimborsabili online?

Specifica sempre che la tariffa è non rimborsabile quando imposti il tuo piano tariffario e assicurati che sia chiaramente indicata anche sul tuo booking engine. Inserisci un riferimento anche nelle e-mail di conferma all’ospite, riassumendo le condizioni principali della tariffa. Essere trasparenti riduce le controversie e crea fiducia.

8. Le tariffe non rimborsabili contribuiscono ad incrementare anche le mie prenotazioni dirette?

Sì, spesso lo fanno. Le tariffe non rimborsabili possono essere un potente strumento per aumentare le tue prenotazioni dirette, soprattutto se abbinate a vantaggi esclusivi come un drink gratuito, il parcheggio o il check-out tardivo. Queste tariffe sono interessanti soprattutto per gli ospiti più attenti al prezzo e offrono loro un motivo in più per prenotare direttamente piuttosto che tramite un’OTA.

9. Le tariffe non rimborsabili funzionano anche con le prenotazioni di gruppo e gli eventi?

Sì, soprattutto in caso di matrimoni o per i partecipanti a un evento. Usa lo strumento di assegnazione delle camere e i link di prenotazione privati per offrire una tariffa di gruppo scontata e non rimborsabile in maniera chiara.

10. Posso rendere automatiche le mie tariffe non rimborsabili?

Sì. Con un PMS intelligente come RoomRaccoon, puoi creare regole automatiche per le tariffe non rimborsabili che si basino sull’occupazione, sui giorni che precedono l’arrivo o su intervalli di date specifici, così da ottimizzare il lavoro senza necessità di interventi manuali.

Conclusioni

Alcuni albergatori temono che offrire tariffe non rimborsabili possa spaventare gli ospiti o creare inutili problemi.
Ma non è così se vengono utilizzate in modo strategico.

Le tariffe non rimborsabili possono aiutarti ad avere entrate sicure, ridurre le cancellazioni e attirare i viaggiatori in cerca di offerte, dando comunque agli ospiti la facoltà di scegliere.

Considerale come un ulteriore asso nella manica per la tua strategia di revenue, come i prezzi dinamici o l’upselling.
Se sfruttate in maniera corretta, non limitano la tua flessibilità: anzi, moltiplicano i tuoi profitti.

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Nicky. M

Nicky is RoomRaccoon's Senior Content Manager, combining a love for travel with a practical approach to improving hotel performance through tech and insightful tips. Join her journey where travel, hospitality, and technology meet.

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