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Airbnb, quanto mi costi? Se come tanti proprietari o gestori di affitti turistici hai intenzione di vendere la tua struttura su Airbnb, questa è sicuramente la prima domanda che ti starai ponendo. Mentre su OTA come Booking e Expedia la commissione applicata è univoca, su Airbnb ci sono varie tipologie di costi da tenere in considerazione. Nulla di complicato, ma prima di lanciarti in questa nuova avventura è opportuno che tu conosca come funzionano le commissioni Airbnb host; ecco allora qualche informazione utile.
Anzitutto, capire come i costi Airbnb per host influiscano sul prezzo finale da te applicato ti fornirà informazioni preziose per ottimizzare il tuo annuncio. Ti permetterà inoltre di impostare tariffe che comprendano tutti i costi e che rimangano al contempo competitive rispetto al tuo mercato di riferimento. Ma quali sono le diverse tipologie di costi su Airbnb?
I costi opzionali permettono agli host di generare entrate extra o coprire le spese sostenute dagli ospiti durante il soggiorno. Si tratta di spese interamente a discrezione degli host, e solitamente sono una tantum. Un esempio può essere la tariffa per gli ospiti extra, quella per gli animali domestici, le spese per le pulizie o per il check-out tardivo.
Esistono due diverse tipologie di costi del servizio su Airbnb: la commissione condivisa e la commissione a carico dell’host.
I costi del servizio hanno lo scopo di sostenere la gestione della piattaforma Airbnb, fornire assistenza alla community 24/7 e garantire che tutto funzioni alla perfezione.
Il modello split-fee viene utilizzato in genere dagli host più piccoli, che propongono ad esempio intere case in affitto. Questo tipo di commissione si basa sulla condivisione del costo totale del servizio tra l’host e l’ospite. Le commissioni di servizio per gli host ammontano solitamente al 3% ma alcuni host pagano di più. Questa commissione viene poi sottratta dal pagamento inviato all’host.
Agli ospiti invece viene addebitato un costo del servizio pari a circa il 14,2%, che viene aggiunto alla tariffa stabilita dall’host e visualizzato dagli ospiti nella ripartizione del prezzo.
A partire da aprile 2024 agli ospiti che prenotano in una valuta diversa da quella dell’host viene inoltre addebitata una commissione di servizio aggiuntiva, che può arrivare fino al 16,5% del subtotale della prenotazione.
Se l’host sceglie di farsi carico dell’intera commissione, questa verrà sottratta dal pagamento ogni volta che riceve una prenotazione. In genere si tratta del 14-16%, anche se può arrivare fino al 20% in caso di host con politiche di cancellazione super rigorose. Al contrario, le commissioni Airbnb host per i soggiorni di 28 o più notti possono essere più basse.
Nel 2020 Airbnb ha introdotto la cosiddetta commissione semplificata: anche in questo caso si tratta di una commissione a carico dell’host, che però è obbligatoria nel caso la struttura sia collegata ad Airbnb tramite channel manager
L’IVA sulle prenotazioni viene applicata sia ai costi del servizio addebitati all’ospite che ai costi Airbnb per host. Nel caso in cui i costi del servizio cambino a causa di una modifica nella prenotazione, l’IVA viene adeguata di conseguenza.
In base al paese di residenza o all’ubicazione dell’annuncio, gli host potrebbero essere tenuti a riscuotere l’IVA o altre imposte come la tassa di soggiorno, sull’alloggio e/o sui servizi offerti agli ospiti.
Come abbiamo appena visto, la maggior parte degli host su Airbnb paga un costo del servizio fisso, pari al 3% del subtotale della prenotazione, che equivale al costo dell’alloggio più eventuali costi extra addebitati agli ospiti come le spese per le pulizie. Nel subtotale non sono compresi invece i costi legati alle commissioni e le tasse. Tale commissione passa al 5% in caso di termini di cancellazione rigidi.
Per quanto riguarda gli ospiti, in genere pagano una percentuale commissioni Airbnb di servizio pari a circa il 14% del subtotale della prenotazione. Facciamo un esempio concreto.
Supponiamo che tu abbia un alloggio in affitto a 120€ a notte e un costo per le pulizie di 50€. Il subtotale della prenotazione per un soggiorno di 3 notti sarebbe di 410€. Le commissioni Airbnb host sono pari al 3% del subtotale della prenotazione (12,30€), somma che viene sottratta all’incasso dell’host, mentre la commissione di servizio per gli ospiti è del 14% (57,40€) ed è compresa nel prezzo totale pagato.
In questo caso specifico guadagneresti 397,70€, mentre il tuo ospite pagherebbe 467,40€.
I costi Airbnb per host sono competitivi e trasparenti, perché permettono a host e ospiti di sapere in qualsiasi momento cosa stanno pagando.
Prima di definire i tuoi prezzi dovresti conoscere a menadito tutti i costi di gestione della tua struttura. Qualche esempio? I costi Airbnb per host, i costi di pulizia, i costi di manutenzione e qualsiasi altra spesa. Questo ti aiuterà a stabilire una tariffa che copra tali costi e preveda in parallelo un margine di guadagno.
Ad esempio la tua tariffa a notte è di 150€ ed Airbnb addebita un costo di servizio del 10% su ogni prenotazione. Tale costo pertanto sarà pari a 15€ a notte: dovrai quindi adattare di conseguenza la tua strategia tariffaria.
Per mantenere il margine di profitto desiderato, potrebbe essere necessario portare la tua tariffa base a 165€ a notte per far fronte alle spese aggiuntive applicate dalla piattaforma.
Le commissioni Airbnb host vengono calcolate sulle tariffe a notte e su qualsiasi costo extra addebitato per servizi quali le pulizie e gli animali domestici. Ma Airbnb non è l’unica piattaforma con cui puoi offrire agli ospiti i tuoi servizi extra.
Lavorando con un software gestionale per hotel come RoomRaccoon, potrai proporre i tuoi add-on agli ospiti prima del loro arrivo grazie a un menu di servizi digitali completamente integrato, e incassare i costi dei supplementi senza alcun tipo di commissione. Pensa ad esempio alla navetta aeroportuale, alla colazione, al noleggio bici ed alle attrezzature.
Le commissioni Airbnb host applicate durante l’anno sono per lo più costanti; le tue tariffe invece dovrebbero cambiare in base alla stagione per soddisfare la domanda e massimizzare i profitti.
Abbassare i prezzi durante la bassa stagione può attirare un maggior numero di ospiti e trasformarli in clienti abituali. Questo può ripagare sul lungo periodo, soprattutto nei mesi di maggiore richiesta. Una volta fidelizzata la clientela, vedrai il tuo revenue aumentare di pari passo con il successo della struttura.
Ma cosa fare in caso di un improvviso aumento della domanda su Airbnb dovuta per esempio a un grande concerto nella tua zona? Aggiornare manualmente le tariffe richiede molto tempo; per questo RoomRaccoon è dotato di uno strumento di yield management che permette agli albergatori di creare regole di yield che tengano conto delle fluttuazioni della domanda, e ottimizzino in automatico le tariffe su Airbnb e sugli altri canali di vendita.
Se un tempo Airbnb aveva il monopolio sugli affitti brevi, oggi gli ospiti cercano opzioni alternative con caratteristiche simili e commissioni più basse. Anche il minimo cambiamento delle tariffe Airbnb può avere un impatto sui tuoi guadagni: ecco perché è bene tenersi sempre pronti, sia ad aumentare il prezzo base che a diversificare la propria strategia di distribuzione.
Se poi Airbnb modifica il suo algoritmo di ricerca, il tuo annuncio potrebbe non comparire più tra i risultati. Meno visibilità significa ovviamente meno prenotazioni, quindi ti consigliamo di allargare la tua rete di distribuzione per mantenere un flusso costante di prenotazioni.
Ecco tre consigli per ricevere più prenotazioni senza dipendere troppo da Airbnb.
Sul mercato esiste una moltitudine di piattaforme di prenotazione diverse che ti offre la possibilità di mostrare il tuo annuncio a un pubblico ampio e diversificato di potenziali ospiti. Potresti inserire le tue strutture su Vrbo, Booking.com, Expedia, Tripadvisor o Agoda ad esempio.
Tra queste opzioni, Vrbo (Vacation Rentals By Owner) in particolare è un competitor diretto di Airbnb. Vrbo offre un’ampia gamma di strutture particolari a prezzi trasparenti, il che lo rende una delle alternative migliori per chi cerca una vera casa lontano da casa.
Creare un account e inserire la tua struttura su più siti web è soltanto la prima fase della tua strategia. Per garantire un’esperienza di prenotazione senza intoppi ai tuoi ospiti è essenziale collegare tra loro i vari account e calendari per evitare sviste e incongruenze nella disponibilità. Ad esempio, un potenziale ospite potrebbe vedere la tua casa vacanza ancora disponibile su una piattaforma, mentre in realtà potrebbe essere già stata prenotata su un altro canale.
Scopri di seguito come evitare questo problema.
Il channel manager è uno strumento essenziale per i gestori e i proprietari di strutture che promuovono i loro annunci su più piattaforme. Grazie al channel manager puoi sincronizzare gli annunci, i calendari e le disponibilità su tutti i tuoi canali, tenendoli così sempre aggiornati.
I channel manager consentono di:
Il channel manager di RoomRaccoon dispone di connessioni API dirette e a due vie con Airbnb, Booking.com, Vrbo e molti altri canali di prenotazione. Questo ti permette di:
Lo step finale per liberarsi dalla dipendenza dalle piattaforme come Airbnb è creare un proprio sito web e iniziare a ricevere prenotazioni dirette. Immagina: niente più costi esosi che intaccano i tuoi profitti, come le commissioni Airbnb host, e pieno controllo sulle tue strategie di marketing. Con le prenotazioni dirette, ogni centesimo risparmiato è un centesimo guadagnato, il che ti consente di reinvestire nella tua struttura e di migliorare l’esperienza degli ospiti.
Avere un bel sito web con un booking engine integrato è la chiave vincente per ricevere più prenotazioni, soprattutto da parte di quei viaggiatori in cerca di una tariffa migliore o di maggiori informazioni prima di prenotare.
Il booking engine integrato di RoomRaccoon è perfettamente sincronizzato con il channel manager. Ciò ti permette di ampliare la tua presenza sui canali di prenotazione e mantenere allo stesso tempo il vantaggio di ricevere prenotazioni prive di commissioni. Ecco le caratteristiche principali del booking engine:
Quando le tariffe Airbnb aumentano, sarebbe opportuno aumentare anche le tariffe base. Con un gestionale per hotel come RoomRaccoon, avrai tutto sotto controllo. Potrai gestire facilmente tutte le tue tariffe, sia quelle dirette che quelle dei diversi canali, tenendo conto delle commissioni applicate.
Grazie al nostro ampio Marketplace potrai mostrare la tua struttura su più canali di prenotazione tra cui Airbnb, Vrbo, Booking.com ed Expedia, tutto in un unico posto, aumentando la tua visibilità e le tue prenotazioni senza dover gestire più account. Registrati subito e vedrai il tuo tasso di prenotazioni salire vertiginosamente!
Maria Grazia è una Content e Social Media Manager freelance che dal 2012 scrive di turismo e ospitalità con un occhio di riguardo per la SEO. Appassionata di cinema e letteratura, nel tempo libero ama organizzare i suoi prossimi viaggi, specialmente se sostenibili.
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